Il diritto al dialogo
Il diritto al dialogo
Poesia
Il diritto al dialogo,
che non sia solo un monologo
a essere ascoltati
e non unicamente tollerati,
a poter prendere la parola
così a casa così a scuola,
che tu sia bambino
adulto o ragazzino
è un diritto che si fa bisogno
necessario come il sogno,
se si vuole vivere
ed esprimere
chi si è
e cosa c’è
che ci accomuna
e ci avvicina
ma anche che ci distingue
e ci scosta
perché se schiudi la porta
e la apri alla parola
essa diviene scuola
in un mondo nuovo
dove il tesoro
sono attimi preziosi
in cui la voce
diviene foce
e poi si fa confronto
e io e te
ci veniamo incontro.
Riflessione
Il diritto al dialogo, ad ascoltare e poter prendere la parola, ad interloquire e a dialogare è un diritto che nasce con l’essere umano e che lo accompagna per tutta la vita. Già nel ventre materno il feto cerca un dialogo con la madre e effettivamente quei nove mesi sono importantissimi per predisporre quello che è il dialogo più importante della vita di ogni essere umano: quello con la madre.
Il diritto al dialogo è fondamentale. Se una persona non viene messa in grado di poter dialogare, di esprimersi, di essere ascoltata e di ascoltare, di confrontarsi, è una persona che piano piano muore dentro.
Questo vale per un bambino ma anche per un adulto. Il bambino che non ha la possibilità di esercitare questo diritto è un bambino che sarà segnato per sempre. Diverrà un uomo o una donna con tante difficoltà relazionali e la sua vita sarà privata di una delle cose più belle: la condivisione, la parola, il confronto, l’amore.
Sì perché l’amore senza dialogo non può esistere. Che sia l’amore di una madre o di un padre, di un figlio, sino all’amicizia e all’amore adulto.
Il dialogo è un tesoro prezioso
Il dialogo è un tesoro prezioso che va difeso, nutrito e favorito, sempre. Facciamo sentire la nostra voce, sempre, anche quando abbiamo a che fare con cose che possono sembrare più grandi di noi. La nostra voce, sola o assieme a quella di altre persone può fare molto. Facciamola sentire come ha fatto Severn Suzuki che nel 1992 a tredici anni si rivolse ai potenti della Terra riuniti al “Vertice della Terra delle Nazioni Unite” dicendo:
come mai se “voi” grandi insegnate a noi bambini di essere generosi fate le guerre e non utilizzate quelle forze e quei soldi per sfamare chi non mangia?.
Con l’augurio che sempre, ogni persona possa e sappia far sentire la sua voce nel dialogo e nel confronto.