L’ambizione? Meglio il Significato
Citazione
«Tutta l’infelicità è frutto dell’ego.
Da lì viene tutta la tua sofferenza.
Se tu negassi l’ego e lo inaridissi ignorandolo,
saresti libero…»
Riflessione
Riprendendo la recensione del libro “Il cambiamento. Dall’ambizione di avere alla consapevolezza di essere” di Wayne W. Dayer che ho pubblicato qualche giorno fa, oggi voglio approfondire una riflessione che viene proposta in questo lavoro.
Quando nasciamo tutto ciò che ci viene richiesto è “essere”. Poi accade che per mezzo della famiglia, la comunità, la cultura in cui cresciamo, entriamo in quello che è il mondo distorto dell’ambizione: ci viene chiesto di essere in un certo modo, di fare in un certo modo, possibilmente “meglio di”, “come chi”…
Così veniamo educati e indotti a coprire ruoli che sarebbe bene coprire, a farlo come sarebbe bene farlo; mossi ad essere qualcuno che sarebbe bene che fossimo… e così accade che veniamo educati a credere di essere qualcun altro…
Ma chi sono invece io veramente?
Sono ciò che ho
Già da piccoli apprendiamo che se non possediamo nulla non abbiamo valore, mentre più possediamo più valiamo. Così più cresciamo più vogliamo accumulare e non condividere: prima i giochi, poi la macchina, la casa, ecc… fino ad arrivare al punto che «Se noi siamo ciò che abbiamo, ne consegue che, quando non abbiamo, non siamo!»
Invece noi abbiamo un valore al di là di ciò che possediamo e sappiamo benissimo che come siamo arrivati su questa terra con nulla, con nulla ce ne andremo …
Sono ciò che faccio
Un’altra cosa che impariamo molto presto è che l’impressione che diamo agli altri di noi stessi dipende molto da quello che facciamo e come lo facciamo; e così si fa strada l’ambizione, che può avere anche un valore positivo, ma sempre se si tiene presente che «non siamo ciò che facciamo, altrimenti ne consegue che, quando non facciamo o non possiamo fare, noi non siamo».
Sono ciò che gli altri pensano di me
Pure l’idea che l’opinione degli altri è più importante della nostra lo impariamo molto presto: i genitori, i fratelli… ciò che gli altri pensano di me è più importante di quello che penso io. Così passiamo la vita a cercare il consenso degli altri…
Sono altro dagli altri
Può accadere che l’ambizione ci spinga a pensare di essere meglio degli altri, a sentirci staccati dagli altri mentre la verità è che siamo tutti connessi. Un frase dei Nativi americani che viene riportata nel libro recita: «Nessun albero ha rami così folli da guerreggiare tra loro», eppure noi uomini lo facciamo non capendo che gli altri siamo noi.
E invece chi sono veramente?
Allora è importante non identificarsi in queste cose. Io sono me stessa, valgo e sono aldilà di ciò che faccio, di ciò che ho e di come mi vedono gli altri. Sono parte del Tutto e più che cercare l’ambizione nella vita sarebbe bene che cercassi il Significato della mia vita!
E tu che ne pensi? Buongiorno Alternativo e che il 2020 sia un anno ricco di Significato. Buon anno a tutti!