Tu sei ciò che scegli di leggere – You are what you read
Tu sei ciò che scegli di leggere – You are what you read
di Jodie Jackson.
Poesia
Tu sei
ciò che vuoi
ciò che sai,
quel che scegli
di leggere e di mangiare
come vivere e dove andare.
Puoi accendere la luce
o vivere sottovoce:
il buongiorno sarà tuo
se invece di piovere e tuonare
oltre la nuvola saprai andare
come l’arcobaleno che ti farà sognare
Riflessione
Oggi voglio portare di nuovo l’attenzione su quello che è il focus della mia rubrica Buongiorno alternativo e cioè la notizia positiva, il scegliere ogni giorno di vedere il mondo attraverso il cannocchiale del bello, del positivo, del buono, del “si può fare”.
Nella società moderna è diventato di moda “il lamento”, “la protesta”, “l’accusa”. È più facile trovare delle persone che si dichiarano infelici o insoddisfatte che felici e contente. Ci si lamenta e ci si compiange per qualsiasi cosa. Perfino lagnarsi del meteo fa parte delle conversazioni che si sentono più spesso. Appena fa un po’ caldo “è troppo caldo”, appena fa un temporale “piove sempre”.
Io credo che una grande responsabilità di questo atteggiamento negativo lo abbia il linguaggio che viene usato, le parole che si scelgono per esprimersi. Al giorno d’oggi non ci sono più” i temporali”, ma bensì “le bombe d’acqua”, il caldo non è più “scottante” ma “omicida” e questo atteggiamento che porta a vedere ed esaminare tutto in un’ottica negativa si sta facendo strada sempre più nelle menti e nel cuore delle persone.
Il tempo non è buono o cattivo. Limitiamoci a descriverlo com’è. Smettiamola di dare giudizi su tutto e vedremo che la giornata sarà migliore. Se ci si limita a vedere la pioggia, la giornata che si ha davanti sarà piovosa, ma potenzialmente bellissima. Se si inizia invece a definirla come “brutta giornata” o “brutto tempo”, si dà subito una connotazione negativa a quella che sarà la giornata.
Allo stesso modo tutto ciò che vediamo, che udiamo, che sentiamo, che leggiamo, è importante come lo facciamo. Siamo responsabili di cosa leggiamo e di come lo facciamo. Se ci si soffermasse per un istante a comprendere quale enorme potere si racchiude in questa scelta, probabilmente il mondo andrebbe molto meglio.
Siamo ciò che scegliamo di leggere
C’è un bellissimo articolo in inglese di Danielle Batist che voglio condividere con voi. Parla di una donna, Jodie Jackson, che dopo anni di ricerche sull’impatto psicologico dei media, ha scritto un libro per aiutare gli altri a diventare “consumatori consapevoli delle notizie”. In questo libro, lei esplicita il fatto che “prima che la realtà arrivi a noi, attraversa diversi filtri che la modellano e che dunque modificano la nostra visione del mondo. È importante essere informati sui problemi e sui problemi del nostro tempo, ma bisogna anche vedere come vengono affrontati”.
Una cosa molto importante che dice nell’intervista che vi invito a leggere in maniera completa è che «le notizie con una cornice più positiva aiutano il pubblico a vedere ciò che è possibile” e questo è molto importante perché “essere consapevoli di specifici sviluppi positivi crea una nuova credenza in ciò che è possibile. A volte è necessario “vederlo per crederci”, ed è esattamente ciò che fa il rapporto più positivo. Le notizie focalizzate sulla soluzione mostrano che, in risposta ai problemi, possono esserci progressi e una risoluzione efficace. Un effetto a catena di questo è che ci aiuta a capire che le nostre azioni possono fare la differenza. La ricerca ha collegato la lettura di notizie incentrate sulle soluzioni per sentirsi maggiormente responsabilizzati. Le notizie focalizzate sulla soluzione mostrano che, in risposta ai problemi, possono esserci progressi e una risoluzione efficace».
E tu cosa leggi che dice chi sei??
Jodie Jackson è partner del Constructive Journalism Project. Attualmente sta raccogliendo fondi per il suo libro, You Are What You Read: Perché cambiare la tua dieta sui media può cambiare il mondo.
Faccio volentieri pubblicità a questa pubblicazione perché condivido questo pensiero. E’ importante essere consapevoli di ciò che scegliamo e essere responsabili sempre di tutto ciò che fa parte della nostra vita.
E tu che ne pensi? Cosa leggi che dice chi sei?
Riflessione molto interessante e piena di verità. Ho vissuto cambiamenti d’umore importanti nella mia vita e devo dire che gran parte del mutare sta nella decisione. Decidere di essere felici si può. Questo non toglie la sofferenza, la tristezza, il bisogno di un appoggio nei momenti di difficoltà, ma è il passo fondamentale per vivere sereni. Che il linguaggio incida può essere vero. Su quello dei media hai detto tutto te, ma credo ci si possa anche concentrare sul linguaggio di tutti i giorni; e non mi riferisco soltanto alle parole: a volte un sorriso può cambiare il tuo umore e quello di chi lo ha in dono.
Grazie Dan per aver condiviso la tua riflessione e per averci ricordato che a volte basta un sorriso per cambiare le cose o sentirci diversi